Medianità, la bilocazione

 

 

 

La bilocazione è considerata un fenomeno paranormale, per il quale una persona ha l’impressione di essere contemporaneamente in due luoghi diversi. Oppure, senza che lei sappia, è vista contemporaneamente da altre persone in posti differenti sotto forma di “doppio”, là dove non si trova il suo corpo.

La parola bilocazione deriva dall’agiografia dei santi, che riporta numerosissimi casi bilocativi capitati a persone venerabili, tanto che il fenomeno sembra essere a loro proprio, tanto che potrebbe addirittura accreditarne la santità.

Per esempio, di sant’Alfonso de’ Liguori si dice che avesse confortato personalmente gli ultimi istanti di vita di papa Clemente XIV rimanendo per due giorni in estasi nella lontana sua casa di Arienzo.

I biografi di sant’Antonio da Padova hanno raccontato che una volta, mentre predicava ad Aslon, un paese della Spagna, fosse caduto improvvisamente in stato estatico e si fosse risvegliato dopo circa un ora. Il santo si sarebbe scusato con gli astanti dicendo di aver dovuto recarsi a Padova per scagionare suo padre dall’accusa di omicidio.

Una nota tradizione vuole che san Francesco Saverio, durante una tempesta incontrata nel mare della Cina, avesse condotto in salvo una scialuppa con quindici persone pur restando sul ponte della nave dove fu continuamente visto da molti marinai.

La beata suor Maria del Gesù di Agreda, secondo molte testimonianze avrebbe evangelizzato una tribù di indios del Nuovo Messico senza aver mai lasciato il convento della sua città spagnola.

Sono soltanto alcune delle notizie riguardanti persone venerabili che si sarebbero bilocate. Più recentemente, si sono avute notizie di episodi bilocativi riguardo alla figura di Padre Pio da Pietrelcina. Molte di queste, pur mancando di elementi documentali seri, raccontano come il santo frate fosse corso in aiuto ad ammalati, specialmente a donne partorienti in difficoltà. La sua figura inoltre, sarebbe stata visualizzata oppure chiaramente vista da molti all’interno di chiese o di ospedali, negli anni in cui il frate era ancora in vita ed in quelli posteriori alla morte.

Da un punto di vista paranormale la bilocazione, chiamata anche “esperienza extrasomatica” (in inglese: “OOBE”, out of the body experience) avrebbe come base sempre lo sdoppiamento, vero o apparente che possa essere, di una persona in due corpi, uno materiale l’altro immateriale (o semimateriale) composto di una materia più sottile e talvolta invisibile anche alla persona stessa.

Lo studioso italiano Giuseppe Cazzamalli distinse due tipi di bilocazione: la oggettiva quando la persona è vista contemporaneamente da testimoni in luoghi differenti, e soggettiva se si tratta dell’esperienza personale di un individuo o se la sua immagine appare per allucinazione ad un’altra persona. In realtà, tuttavia, non si può affermare con certezza l’identificazione dei fenomeni bilocativi a causa della sua complessità fenomenica.

Generalmente i parapsicologi distinguono almeno sei modalità diverse di estrinsecazione:

1) Durante il fenomeno la persona mantiene la piena coscienza di se e percepisce il proprio doppio vicino al proprio corpo materiale. La celebre studiosa statunitense Celia Green ha dato il nome di “autofanìa” a questa eventualità.

2) La coscienza della persona bilocata si trasferisce sul suo doppio ed osserva il corpo materiale come dormiente.

3) La persona non possiede coscienza di quanto avviene durante il fenomeno, quasi fosse pervaso da un senso di torpore. In questi casi, i testimoni osservano anche il doppio e la persona, alla fine dell’evento, non ricorda assolutamente nulla.

4) La persona sogna, durante lo stato onirico viaggia e visita luoghi anche ignoti ed incontra individui con i quali riesce a rapportarsi in qualche maniera.

5) La persona tenta volontariamente di mettersi in comunicazione mentale con persone lontane. Spesso ha la consapevolezza di dovere compiere un viaggio per raggiungerle.

6) La persona, in stato di sonno naturale o in stato di trance, lascia il suo corpo per visitare un mondo ultraterreno dove incontra personaggi defunti. Quest’ultima classificazione non comprende rigorosamente tutti i casi testimoniati, perché alcuni di essi si presentano molto complessi e in genere sono accompagnati da altre fenomenologie parapsichiche.

Fonte: Astercenter